(Diario scritto in seguito al lavoro svolto il primo giorno al PAN)
Strada da percorrere, dritta, e se ad un certo punto, andando, mi librassi in aria?!
Perchè quando si pensa all’infinito si pensa a qualcosa che sta in su?
Tocco la materia per percepirne le differenze, ogni sua forma ha delle caratteristiche proprie al cui contatto si sentono sensazioni diverse. Una di queste forme è il nostro corpo.
Diversi modi di guardare:
Chiudo gli occhi …cosa vedo? Buio macchie sprazzi di luce giallo punti neri figure indefinite…
Apro gli occhi …cosa vedo? Vedo la realtà…
Guardo il sole e di improvviso discosto lo sguardo …cosa vedo? Barra gialla contorni arancioni cerchio bianco al centro figure geometriche buio al centro…ma poi il buio è nero?
Ognuno di noi guarda in modo diverso, ha una percezione differente di tutto ciò che gli sta intorno.
Guardo me stessa come se potessi vedermi da fuori, da varie posizioni: misuro lo spazio e di conseguenza misuro me stessa!
LO SPAZIO … pieno di cosa?