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10/02/2013 – TRASFORMAZIONI

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto al PAN)

Crollare decomporsi liquefarsi disfarsi della materia
Passaggio da una materia all’altra, o meglio, da una forma all’altra
Un creare e distruggere senza sosta

Da De la causa, principio e uno: ‘Non vedete voi che quello che era seme si fa erba, e da quello che
era erba si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo, da chilo sangue, da questo seme, da
questo embrione, da questo uomo, da questo cadavero, da questo terra, da questa pietra o altra
cosa, e cossi’ oltre, per venire a tutte forma naturali?
Bisogna dunque che sia medesma cosa che da sé non è pietra, non terra, non cadavero, non uomo,
non embrione, non sangue o altro; ma che, dopo che era sangue, si fa embrione, ricevendo l’essere
embrione; dopo che era embrione, riceva l’essere uomo, facendosi omo: come quella formata dalla
natura, che è soggetto de la arte, da quel che era arbore, è tavola e riceve l’esser tavola; da quel che
era tavola,riceve l’esser porta ed è porta.
E cossi’ non è cosa di cui si può dir l’essere, della quale non si dica il posser essere’

…Come è possibile che pur essendo fatti della stessa materia, siamo tutti cosi’ diversi?

9/02/2013 – TRACCIA

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto al PAN)

NON C’ERO                                NON CI SARO’

Qual è il senso del corpo finito/materia nell’infinità dell’universo?

Lasciare una traccia…

I visionari sono riusciti a dare un valore alla loro finitudine, lasciando una traccia che non è
passata con la loro morte fisica: ci sono sempre, vivono in eterno, sono infiniti!

 

…noi cosa possiamo fare?!?

31/1/2013 -TEMPOFINITO

Alessia è in questo luogo perchè la sua mano è nel suo braccio, l’occhio nel suo volto, il piè nella
gamba, il capo nel suo busto. Alessia occupa un determinato spazio in un determinato tempo.
Non starà qui per molto. Tempo finito in un universo infinito.

Un secondo dalla mia morte
un minuto dalla mia morte
un’ora dalla mia morte
un giorno dalla mia mort
una settimana dalla mia mor
un mese dalla mia m
un anno dalla mi
un lustro dalla
un decennio da
un secolo d
un millennio …

Allora qual è il senso di tutto? … TROVALO!

Coloro che fondano, i visionari, sfuggono a questo processo…il tempo che passa non li cancella.

Il tempo che ognuno di noi ha è nulla? Come renderlo necessario?

27/1/2013 – MUTAMENTO INCESSANTE

(Diario scritto in seguito al ascolto di due file audio registrati in sala)
Cambio del tempo
mutamento perenne
Lo spazio differente in ogni momento
La materia si trasforma costantemente
E allora le cose ci sono e
subito non ci sono più,
diventate altro
Siamo un puntino in mezzo all’enormità dell’universo
Ora ci siamo
tra un istante non ci saremo più…
nessuno e niente se ne accorgerà?

19/1/2013 – COORDINATE

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto al PAN)

Un corpo, in un determinato tempo in un determinato spazio, esiste! Si muove secondo delle
coordinate precise, in un tempo stabilito che sa contare che sa vedere.
Per questo corpo tutto ciò è reale, ma se tempo e spazio sono parametri inventati dagli uomini,
quello che il corpo considera reale, è reale? Se tempo e spazio non ci fossero, cosa sarebbe questo corpo?

Passa il tempo…ha senso quest’espressione? Significa realmente qualcosa?

La misurazione del tempo è un’invenzione dell’uomo, ma il tempo, il suo scorrere, c’è?

17/1/2013 – CORPI

(Diario scritto in seguito ai due compiti dati in sala. 1. Preparare una presentazione scenica definendo il mio punto di partenza, cosa c’è in mezzo e il mio punto di arrivo di oggi, che è la domanda che mi pongo. 2. Fare una lista con tutto ciò che il corpo può essere; scegliere all’interno della lista un corpo e costruirne la struttura da lasciare nello spazio; cercare un testo breve che descriva questo corpo)

 

corpo fisico     corpo celeste     corpo solido     corpo immateriale
corpo vuoto     corpo chiuso     corpo cavo     corpo sacro
corpo invisibile     corpo liquido      corpo gassoso     corpo indivisibile
corpo animato     corpo visibile     corpo spirituale     corpo umano
corpo animale     corpo vegetale     corpo sociale     corpo femminile
corpo maschile     corpo morto     corpo materiale      corpo interno
corpo indefinito     corpo divino     corpo militare     corpo infinito

Come abita il visibile?
Come si muove?
Come si espone alla visione?
Come si protende verso al visione?
Come la sua struttura condiziona e libera il suo movimento?

Corpo che cade e si rialza
Corpo che vede, che sceglie di non vedere, che decide di non farsi più vedere
Corpo che tocca, che  sceglie di non toccare, che decide di non farsi toccare più

Ciò che non si può toccare si conosce?

“E soggionse che gli dei avevano donato a l’uomo l’intelletto e le mani, e l’avevano fatto simile a loro donandogli facultà sopra gli altri animali; la qual consiste non solo in poter operare secondo la natura et ordinario, ma et oltre fuor le leggi di quella: acciò venesse ad serbarsi dio de la terra…cosi’ i cinghiali, le tigri, i lupi avessero mani e dita come noi sarebbero a loro volta padroni della terra come lo siamo noi e sarebbero loro a imporre il loro volere agli uomini…La mano, congiunta in cinque ramoscelli sottili, dà inizio a tutte le cose, le perfeziona tutte… [Bruno]

Principessa di tutti i mestieri

Regina delle arti

Ministra del pensiero

Senso del corpo intero…”

ma…

QUANDO LASCI ANDARE LA MIA MANO E’ COME SE FOSSIMO A MILLE MIGLIA DI DISTANZA!

Ciò che non si può vedere si conosce?

“Dici al ragazzo apri gli occhi,
quando li apri e vedi le luce
gli strappi un grido dicendo
luce sgorga
luce sorgi
luce ascendi

luce entra…[Blue, Jarman] E gli uomini, in universali, iudicano più agli occhi che alle mani; perchè tocca a vedere a ognuno, e sentire a pochi. Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu sé… [Machiavelli]

Regina dei sensi
Somigliante al sole…”

ma…

QUANDO CHIUDO GLI OCCHI  E’ COME SE FOSSIMO A MILLE MIGLIA DI DISTANZA!

Ciò che vediamo e tocchiamo lo conosciamo veramente?

Nominiamo le cose e queste diventano corpo,
dunque nessun corpo è tale se non ha nome?
Ma i nomi li abbiamo stabiliti noi, quindi ciò che non nominiamo non esiste?

 

16/1/2013 – M’InVolo…

minvolo

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto il primo giorno al PAN)

Strada da percorrere, dritta, e se ad un certo punto, andando, mi librassi in aria?!

Perchè quando si pensa all’infinito si pensa a qualcosa che sta in su?

Tocco la materia per percepirne le differenze, ogni sua forma ha delle caratteristiche proprie al cui contatto si sentono sensazioni diverse. Una di queste forme è il nostro corpo.

Diversi modi di guardare:
Continue Reading…

14/1/2013 – TEST

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto in sala. Il compito era scegliere lo strumento in cui ci sentiamo più carenti e immaginare un percorso per arrivare a quel punto)

ale-stretch

Da “De la causa, principio e uno” di Giordano Bruno:

“Che è quel che esiste? Quel medesimo che già fu. E che è quel che fu? Quel medesimo che ora esiste. Niente è nuovo sotto il sole”

“E’ in volontà della natura, che ordina l’universo, che tutte le forme cedano a tutte”

“Le anime non muoiono, ma abitano la dimora che le accoglie. Tutto si muta, niente perisce”

Essere qui, in questo momento: tutte le mie parti sono qui, tutti i miei sensi sono qui? …testiamoci:

corpo
voce
vista
udito
tatto…

Racconto lo spazio: io sono una parte di questo spazio, riempio con il mio corpo e la mia voce lo spazio, sono materia immersa in altra materia, corpo immerso nell’aria…

12/1/2013 – ALL’INFINITO

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto in sala sul rispondere a dei cartelli posizionati nello spazio)
Ho bisogno di memoria
ho bisogno di tempo
ho bisogno di pace…

 

6. CORPI ESPOSTI ALL’OPERA:

Inizio Proemiale Epistola da “De l’infinito, universo e mondi”:

“Se io (o Illustrissimo Cavalliero) contrattasse l’aratro, pascesse un gregge, coltivasse un orto, rassettasse un vestimento: nessuno mi guardarebbe, pochi m’osservarebono, da rari serei ripreso, e facilmente potrei piacere a tutti. Ma per essere delineatore del campo de la natura, sollecito circa la pastura de l’alma, vago de la coltura de l’ingegno, e dedalo circa gli abiti de l’intelletto: ecco che chi adocchiato me minaccia, chi osservato m’assale, chi giunto mi morde, chi compreso mi vora; non è uno, non son pochi, son molti, son quasi tutti. Se volete intendere onde sia questo, vi dico che la caggione è l’universitade che mi dispiace, il volgo ch’odio, la moltitudine che non mi contenta, una che m’innamora. Quella per cui son libero in suggezzione, contento in pena, ricco ne la necessitade, e vivo ne la morte; quella per cui non invidio a quei che son servi nella libertà, han pena nei piaceri, son poveri ne le ricchezze e morti ne la vita: perchè nel corpo han la catena che le stringe, nel spirto l’inferno che le deprime, ne l’alma l’errore che le ammala, ne la mente il letargo che le uccide; non essendo magnanimità che le delibere, non longanimità che le inalze, non splendor che le illustre, non scienza che le avvive. Indi accade che non ritrao come lasso il piede da l’arduo camino, né come desidioso dismetto le braccia da l’opra che si presenta; né qual disperato volgo le spalli al nemico che mi contrasta, nè come abbagliato diverto gli occhi dal divino oggetto…”

 

Non tutti siamo uguali…
non si può pensare che tutti capiranno,
non si può pensare che non ci guarderanno con poco interesse o con pregiudizio,
non si può pensare che abbiamo tutti lo stesso sguardo “pulito”.
Anche per Bruno era cosi’, ma per lui era più importante la sua visione…per noi??

 

Cartelli:

1. Funzionamento di ogni singola parte del corpo.
Cosa vuol dire essere presenti?

2. Sul permanere della presenza nello spazio.
Cosa resta?

3. Il volume della voce dipende dalla quantità di aria che spingiamo fuori. La capacità può aumentare con un adeguato allenamento…
Ma come si controlla?

4. La voce non è l’unico suono che può produrre il nostro corpo.
L’aria suona il corpo vibra come accade?

5. Torno dov’ero. Lo spazio e il tempo nella creazione si fondono.
Dov’ero?

6. Sul dovere di esserci quando si dice si.
Si può mancare?

Rispondo ai cartelli:

1. ‘Alessia è in questo luogo perchè la sua mano è nel suo braccio, l’occhio nel suo volto, il piè nella gamba, il capo nel suo busto’…o forse non basta?!?

Si può stare con il proprio corpo in un determinato luogo, ma non esserci realmente. L’attore deve essere presente in ogni istante, amplificare i propri sensi: lo deve fare per sé e soprattutto per il pubblico che è li’ con lui.

2. Resta un’immagine, una domanda, una traccia nell’aria, un foglio bianco da cui ricominciare…

3. o…                                                                                    x

O::.:-..:_:..::–_:                                                             x

O……………………………………………………         ?

4. Respiro e anche se non lo vedo, o se all’esterno distinguo solo dei movimenti quasi impercettibili, dentro di me tutto si muove: gli organi, i muscoli, le ossa, ecc.

5. “Che è quel che esiste? Quel medesimo che già fu. E che è quel che già fu? Quel medesimo che ora esiste. Niente è nuovo sotto il sole” (De l’infinito, universo e mondi)

10/1/2013 – PUNTO INTERROGATIVO

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto in sala: durante la  schiera lascio uscire tutte le mie domande tematiche  irrisolte)

 

?

Farsi continuamente domande, porle al pubblico…

I visionari sono quelle persone che non si sono accontentate del modo di vedere degli altri, delle visioni passate, ma, ponendosi appunto domande, le hanno superate e sono arrivati ad una visione diversa, rivoluzionaria, da principio solitaria…

C’è un senso dal quale si parte per arrivare poi alla visione? I visionari (Bruno) hanno iniziato

dall’intelletto o dall’esperienza sensitiva, dalla mente o dal corpo?

7/1/2013 – C’ENTRO

(Diario scritto in seguito al lavoro svolto ale-o
i
n sala sul punto di partenza di ognuno di noi)

C’entro

Ho bisogno di silenzio
ho bisogno di tranquillità
ho bisogno di non pensare
ho bisogno di non disperdere
ho bisogno di unità
ho bisogno di sentire il mio corpo
ho bisogno di sentire il mio respiro

 

Noi siamo il nostro corpo: tutto è in lui
tutto ha lui
tutto parte da lui…

Corpo nello spazio, corpo statico, corpo in movimento, corpo che agisce, corpo tra i corpi.

Corpo = materia
corpo= uomo
materia = uomo

 

Noi uomini abbiamo i 5 sensi:

VEDERE GUARDARE TOCCARE SENTIRE UDIRE ASCOLTARE OSSERVARE ODORARE GUSTARE SAGGIARE CAPIRE COMPRENDERE CONTROLLARE PROVARE CONOSCERE…

ma consideriamo la vista superiore agli altri!

Chiudo gli occhi e questo semplice gesto mi fa sentire smarrita, perdo i punti di riferimento, ma nello stesso tempo amplifico l’udito, mi accorgo di tutti i più piccoli rumori, cosa che non faccio quando ho gli occhi aperti, perchè?

 

Dal film “Rosso come il cielo”:

“Anch’io ci vedo, ma a me non basta. Quando vedi un fiore non ti vien voglia di sentire il profumo, di annusarlo…quando cade la neve non ti vien voglia di camminarci sopra, tutto quel bianco, di toccarla, di vedere che si scioglie nelle mani…Quando i grandi musicisti suonano, chiudono gli occhi per sentire la musica più intensamente, perchè la musica si trasforma, diventa più grande, le note più intense, come se la musica fosse una sensazione fisica…Hai cinque sensi perchè ne vuoi usare solo uno?”

 

– Toccare come vedere, è possibile? se toccassi una cosa, senza sapere cos’è, capirei veramente la sua forma?

– Rumore del tatto: tutto ciò che può far rumore utilizzando solo questo senso. Modo di comunicare?!

– Qual è il suono dell’universo? E se c’è è infinito? C’è stato un suono primordiale? Il vuoto non ha suono…neanche il silenzio? Vuoto in che senso? Il vuoto è ‘pieno’ di cosa?

– L’uomo riesce a  cogliere l’infinito,  lo riesce a considerare pur non potendolo ‘vedere’,

c’è un senso con il quale lo percepisce?

– L’uno è in un punto?

Dall’uno (chiuso piccolo compatto) si generano i tanti, i ‘tutti’ (aperti larghi).

L’uomo vuole essere quell’uno, essere al centro, padrone dell’universo,

ma l’uno, se lo consideriamo come centro, dice Bruno, può essere dappertutto (ogni essere vivente, visibile e invisibile, indipendentemente dalle sue dimensioni, è espressione diversa della stessa natura, della stessa materia che nutre ogni cosa, dunque tutto ciò che esiste può essere centro. Il centro relativo).

Cioè l’uno è ovunque, sparso nello spazio, e solo quando si unisce crea!

– Dunque l’uno non è il centro?