E’ vero che il mondo è ciò che noi vediamo, ed è altresi’ vero che nondimeno dobbiamo imparare a vederlo.
[…]Il mio corpo è fatto delle medesima carne del mondo.
[…]Il corpo si vede vedente, si tocca toccante.
[…]Toccare è toccarsi. Da intendere come: le cose sono il prolungamento del mio corpo e il mio corpo è il prolungamento del mondo, grazie a esso il mondo mi circonda.
[…]Il corpo è ritto davanti al mondo e il mondo ritto davanti al corpo, e fra loro vi è un rapporto d’abbraccio. E fra questi due esseri verticali, c’è non una frontiera, ma una superficie di contatto.